L’elmo Ostrogoto

L’ELMO OSTROGOTO

 

Una notte nell’inverno del 1896, un contadino di nome Divinangelo Mattiucci, probabilmente impensierito da problemi economici, sognò un cavaliere che lo invitava a scavare sotto l’albero più grosso del suo podere, per trovare il denaro che gli occorreva per potersi risposare, essendo egli rimasto vedova della sua prima moglie. Il fratello Gennaro alla fine si convinse ad aiutare Divinangelo a scavare nel punto indicatogli. Trovò, con suo stupore, svariati oggetti metallici, tra cui un elmo di bronzo e ferro, finemente intarsiato con scene di caccia, simboli cristiani e altri elementi.

A questa leggenda è associato il ritrovamento dell’elmo ostrogoto in Contrada Cardinale nella frazione di Cologna, allora comune di Montepagano.ostrogoto

Cosi come narra lo storico rosetano Raffaele D’Ilario*, in seguito alla scoperta, l’ispettore agli scavi di antichità della provincia di Teramo, fece visita a Mattiucci. L’elmo (e altri oggetti) erano però stati venduti per la somma di settecento lire ed erano  in mano ad un avvocato romano di nome Giorgi. Furono i tedeschi che infine acquistarono il prezioso reperto, trasferendolo in Germania

E’ oggi conservato ed esposto al pubblico presso il Deusches Historisches Museum di Berlino.

Il rinvenimento dell’elmo è conferma della guerra tra l’esercito ostrogoto, che aveva occupato il territorio italiano nella sua parte adriatica.

L’abbandono dell’elmo …

 

E’ verosimile pensare che il valoroso cavaliere proprietario dell’elmo se ne fosse disfatto nel corso della fuga dall’esercito bizantino. La scoperta dell’elmo è importante testimonianza della dominazione ostrogota nella zona teramana dell’Abruzzo. Lo stanziamento degli ostrogoti nelle nostre zone e il sistema insediativo fortificato messo in atto da questo esercito avevano probabilmente il fine di contenere eventuali attacchi imperiali provenienti dal meridione o dal mare adriatico, contro il regno di Teorico, con capitale a Ravenna e di cui l’Abruzzo settentrionale era il limite a sud.

*Raffaele D’Ilario, L’Elmo longobardo di Montepagano, Edito a cura del Comune e dell’Azienda di soggiorno e turismo di Roseto degli Abruzzi, Tipografia Colleluori, 1983.

01/09/2018 . Diritti Riservati – “Guide del Borsacchio”. Per pubblicazioni obbligo di citazione fonte www.guidedelborsacchio.it